Due ore di aggraziata ironia, leggera ma mai frivola, e di sano divertimento nel ripercorrere, spesso con differenti punti di osservazione da quelli “imposti” dalla storiografia ufficiale, avvenimenti noti e meno noti del nostro cammino umano. Partendo addirittura da vicende bibliche come la costola di Adamo e la procacità di Eva (con l’inedita presenza della diabolica Lilith) o l’evoluzione delle tavole di Mosè, passando per i surreali effetti del “pataccaro” editto di Costantino e la convivenza contemporanea di più Papi, per arrivare, in un’amena cavalcata verso l’eterno, alle voci di Albano Carrisi ed Ornella Vanoni. Si chiama “Vero o falso” il nuovo consigliabilissimo spettacolo di Marco Capretti, apprezzato comico romano che ha raggiunto la notorietà soprattutto con la vistosa partecipazione a tutte le edizioni di “Made in Sud” su Raidue.
Con un umorismo versatile e inconfondibile, mai volgare, Capretti alterna momenti mai banali di riflessione – partendo da Platone e approdando a Socrate – con racconti esilaranti che prendono spunto dalle paradossali situazioni quotidiane, dalle intemperanti esperienze personali (dalla scuola alla discoteca) o dalle incredibili vicende offerte come manna dagli organi d’informazione. La miscela è esplosiva, lo svago è assicurato.
L’ampio ventaglio degli spunti differenti tra loro, uniti però dal fil-rouge delle false apparenze, rende lo spettacolo sempre gradevole, ritmico, coinvolgente, con il protagonista che conferma le doti di abile intrattenitore tra enfatiche narrazioni, perfette imitazioni, argomentate e stimolanti rivelazioni, una fiorente aneddotica.
Dopo due ore di risate resta principalmente l’appagamento per le tante storie disseminate tra il pubblico, ma anche la morale che tutto non è come appare.
Per gustare la comicità di Marco Capretti, con il suo spettacolo “Vero o Falso”, c’è tempo fino al 30 marzo 2025 presso il Teatro Fonderia delle Arti in via Assisi 31, all’inizio di via Tuscolana. Per prenotazioni: cell. 389.8285328.

Giampiero Castellotti