Sulle aspettative delle aziende italiane per il 2025 pesano l’incertezza e le preoccupazioni derivanti dagli effetti diretti o indiretti delle politiche commerciali degli Stati Uniti. È quanto emerge dall’indagine trimestrale sulle aspettative di inflazione e crescita, realizzata da Bankitalia che coinvolge un campione di imprese attive nei principali settori dell’economia e riguarda le attese circa l’evoluzione dei propri prezzi, l’andamento del livello dei prezzi in Italia e la situazione economica generale.
Condotta tra il 21 febbraio e il 19 marzo 2025 presso le imprese italiane dell’industria e dei servizi con almeno 50 addetti, su un campione di 2.500 unità, l’analisi evidenzia come nel primo trimestre dell’anno continuino a prevalere le valutazioni di peggioramento sia della situazione economica generale corrente sia delle proprie condizioni operative a breve termine. Risultano invece migliorati i giudizi sull’andamento delle vendite, sia correnti sia per il trimestre successivo, in particolare nella manifattura, grazie alla domanda estera. Per il prossimo trimestre si prospetta un’espansione anche dell’occupazione in tutti i settori, con aumenti salariali comunque contenuti.
Nel settore delle costruzioni i giudizi sulla domanda e sulle condizioni operative restano migliori che nel resto dell’economia, ma è rallentata l’attività delle imprese che operano in prevalenza nel comparto residenziale. Anche ritenendo che le condizioni per investire siano ancora sfavorevoli, le imprese nel 2025 si attendono un aumento della spesa nominale per investimenti in linea con quello previsto nella precedente indagine trimestrale. Le valutazioni sull’accesso al credito risultano stabili e la posizione di liquidità è ritenuta nel complesso soddisfacente. Pur rimanendo su valori inferiori al 2%, le aspettative delle aziende sull’inflazione al consumo sono aumentate.
Nell’ultimo anno, i listini praticati dalle imprese sono cresciuti a un ritmo marginalmente più sostenuto nell’industria, mentre hanno segnato un rallentamento nei servizi e nelle costruzioni; per i prossimi dodici mesi, si prevede che la crescita dei prezzi rimanga nel complesso moderata.
Vanessa Pompili