Ci sono alcune malattie, anche gravi, che richiedono le cure termali, al fine di allievarne il dolore con dei benefici “naturali”.
Per usufruire delle relative “cure termali” e non pagarle, il lavoratore dipendente dovrà , tramite il medico dell’ASL, fare ricorso al congedo per malattia.
Quindi, il lavoratore dipendente affetto da stati patologici “particolari”, nel caso in cui, per la terapia o la riabilitazione di dette affezioni, si rivolge al medico dell’ASL e lo stesso giudichi determinante il ricorso ad un immediato trattamento termale, con la fruizione del congedo per malattia, si potrà recare allo stabilimento termale per effettuare tali terapie, senza “sborsare” un euro !!
La durata delle cure termali è di massimo 15 giorni, ed il lavoratore potrà usufruirne entro 30 giorni dalla richiesta medica e ci dovrà essere un intervallo di 15 giorni per il godimento di un periodo di ferie.
Queste le patologie che danno diritto alle cure termali :
– Malattie reumatiche (osteoartrosi ed altre forme degenerative; reumatismi extra articolari) Malattie delle vie respiratorie (sindromi rinosinusitiche-bronchiali croniche; bronchiti croniche semplici o accompagnate a componente ostruttiva – con esclusionedell’asma e dell’enfisema avanzato, complicato da insufficienza respiratoria grave o da cuore polmonare cronico -) Malattie dermatologiche (psoriasi – esclusa la forma pustolosa, eritrodermica -; eczema e dermatite atopica – escluse le forme acute vescicolari ed essudative -; dermatite seborroica ricorrente) Malattie ginecologiche (sclerosi dolorosa del connettivo pelvico di natura cicatriziale e involutiva; leucorrea persistente da vaginiti croniche aspecifiche o distrofiche) Malattie otorinolaringoiatriche (rinopatia vasomotoria; faringolaringiti croniche; sinusiti croniche; stenosi tubariche; otiti catarrali croniche; otiti croniche purulente non colesteatomatose) Malattie dell’apparato urinario (calcolosi delle vie urinarie e sue recidive) Malattie vascolari (postumi di flebopatie di tipo cronico) Malattie dell’apparato gastroenterico (dispepsia di origine gastroenterica e biliare; sindrome dell’intestino irritabile nella varietà con stipsi).
Per l’erogazione del relativo trattamento economico di malattia, che darà diritto ad usufruire delle cure termali “gratis”, il lavoratore dipendente deve recarsi al medico curante, per il rilascio del certificato medico di prescrizione delle cure termali, che dovrà, entro 5 giorni dalla data del rilascio, portarlo all’ASL di residenza; successivamente dovrà sottoporsi alla visita medica dello specialista dell’ASL, che autorizzerà le cure.
Successivamente, dovrà comunicare al datore di lavoro il periodo prescelto per l’effettuazione delle cure termali e lo stesso dovrà rilasciare una dichiarazione apposita, dalla quale si dovrà evincere che nel periodo predetto non si possono usufruire di ferie o congedi ordinari, in quanto le stesse sono state già programmate in modo collettivo e comunque non ci sono residui, nell’anno, di ferie sufficiente al ciclo di cure.
Entro 2 giorni dall’inizio delle cure termali, va inviato all’Inps il certificato del medico curante con la relativa richiesta di cure e la copia della dichiarazione del datore di lavoro e sempre entro 2 giorni dall’inizio delle cure, va inviato al datore di lavoro la copia di tutta la documentazione in possesso.
Dopo l’effettuazione delle cure termali, senza interruzioni, presso lo stabilimento convenzionato con il SSN, va inviato all’Inps ed al datore di lavoro, l’apposito modello di “fine cure” compilato dallo stabilimento termale dove si sono effettuate le cure termali.
Walter Recinella